Le differenze tra scaffali per negozi a parete e a centro stanza

Sembra difficile da credere, ma le scaffalature da negozio sono uno dei primi punti da trattare in un progetto di arredamento che consideri il visual merchandising. Sì, perché a seconda del tipo di arredamento la merce viene organizzata in modo diverso.

Ma come si distinguono gli scaffali metallici per negozi? Sono due le tipologie principali: scaffalature a parete e a centro stanza. Queste ultime sono molto usate in supermercati e negozi di abbigliamento, perché hanno il vantaggio di sfruttare al massimo la struttura, grazie alla presenza di ripiani su entrambi i lati. Con l’ingombro di un solo mobile si ha quindi la capacità espositiva di due scaffalature.

Le scaffalature a parete sono l’alleato irrinunciabile per l’arredamento di negozi dalle metrature ridotte, dove l’ottimizzazione degli spazi è un’esigenza. Hanno il vantaggio di adattarsi ad ogni stile di arredamento e sono proposte in una vasta gamma di colorazioni, per creare continuità cromatica con gli altri mobili. In alternativa ci sono i pannelli dogati, una soluzione versatile e pratica che riduce ai minimi termini l’ingombro degli scaffali metallici per negozi. Disponibili sia nella versione a parete che in quella a centro stanza, sono ideali per locali dallo stile moderno

Come scegliere l’altezza della scaffalatura negozio in base al target

Oltre alla tipologia vanno considerate le dimensioni. Larghezza e profondità devono essere adeguate all’ambiente, lasciando uno spazio sufficiente perché i clienti possano muoversi liberamente. L’altezza invece dipende dal tipo di approccio che si intende adottare.

La tendenza, in linea con i principi del visual merchandising, è usare scaffalature non troppo alte, in modo che tutti gli articoli esposti siano immediatamente raggiungibili. Il cliente interagisce quindi con il prodotto senza bisogno del commesso, che può così concentrarsi su chi ha effettivamente bisogno di assistenza.

Le scaffalature con altezza superiore a 2 metri sono utili per ottimizzare gli spazi, ma rendono i prodotti meno accessibili. Andrebbero perciò usate con moderazione nei negozi in cui al cliente viene lasciata una certa autonomia. Sono invece consigliate per i negozi che si rivolgono ad un target che richiede abitualmente la consulenza del commesso.